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L'evasione

Autoipnotica

Fuggire o Ritornare

La mia macchina è il cursore di una lampo sulla linea tratteggiata, guardo nel retrovisore dietro me si sta scucendo l’autostrada, dal finestrino taglio il vento con il braccio, non posso più tornare indietro, come faccio? Questa spazzola che oscilla sta guidando la mia mente ipnotizzata.

La collina è una distesa di cassetti vuoti, crisalidi dei miei sogni lepidotteri, dietro il velo di foschia vedo i mostri, gesto dell’ombrello e via, Mary Poppins. Se questo asfalto non fosse grigio ma rosa shocking non vedrei soltanto piccioni in giro ma fenicotteri. Lungo la strada del subconscio, respiro piano, sub conscio che persino il mare cristallino ha del torbido quando scavo sul fondo. Ho traumi sulle spalle come i confratelli che hanno su le statue, purtroppo a 6 anni ero terrorizzato da Gesù morto. Paura del buio pesto, Boogeyman, paura del bulbo pesto, pugile. Magari sono superbo ma non mi apprezzerebbero quindi scusa ma resto umile. Sono un gabbiano che ride dopo averla fatta sul mio monumento, un volatile al volante, in alto anche se chiuso qui dentro.

La mia macchina è il cursore di una lampo sulla linea tratteggiata, guardo nel retrovisore dietro me si sta scucendo l’autostrada. Autoipnotica, autoipnotica.

Tra queste lamiere mi sento come i Lumière, tralicci dell’Enel diventano torri Eiffel, la lingua è babele e non ho traduttori, ahimè, ho così tante influenze che mi ammalerei se tentassi il ritorno in me. Le vetture sono pendoli, mica macchine. Alla guida sono lento io mica Hakkinen, seguo fili che tesso tipo aracnide, dalle onde sommerso, mito Atlantide. Ho capito che arrivo alla meta solo se mi perdo, scosse dall’interno, sono l’epicentro, sorrido, sul volto solco un semicerchio e

La mia macchina è il cursore di una lampo sulla linea tratteggiata, guardo nel retrovisore dietro me si sta scucendo l’autostrada auto ipnotica, auto ipnotica.

Fuggo da me stesso come se costui mi volesse un po’ come sé. Quando un uomo cresce come me, il rischio può correre perciò dovrò correre.

La mia macchina è il cursore di una lampo sulla linea tratteggiata, guardo nel retrovisore dietro me si sta scucendo l’autostrada.